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COME RIDURRE I COSTI DI FUNZIONAMENTO DELLA POMPA DI CALORE? 

Con le impostazioni corrette, puoi ridurre l'attivazione inutile del riscaldatore elettrico e ottimizzare i consumi energetici. Invece di disattivarlo, regola il punto di bivalenza, gli orari di riscaldamento e la curva climatica per garantire un funzionamento efficiente senza costi aggiuntivi.

Le recenti modifiche alle tariffe elettriche hanno sollevato preoccupazioni tra i proprietari di pompe di calore per il possibile aumento dei costi dovuto all’attivazione del riscaldatore elettrico. Tuttavia, questo componente non è superfluo: svolge un ruolo essenziale nel garantire il comfort e il funzionamento affidabile del sistema nei giorni più freddi. Di seguito, spieghiamo il suo ruolo e condividiamo alcuni suggerimenti per ridurne al minimo le attivazioni inutili e migliorare l’efficienza energetica. Con le giuste impostazioni, puoi ottenere un funzionamento altamente efficiente ed evitare spese superflue. 

Qual è il ruolo del riscaldatore elettrico in una pompa di calore?

Le pompe di calore sono progettate per una temperatura di bivalenza di -5°C o -10°C, il che significa che, a tali temperature, il sistema è supportato dal riscaldatore elettrico oltre che dal compressore. Questo viene attivato solo in caso di freddo estremo, quando la pompa di calore da sola non è in grado di garantire il livello di comfort richiesto. 

Poiché i cambiamenti climatici stanno portando inverni più miti, la necessità di utilizzare il riscaldatore elettrico si è notevolmente ridotta. Sovradimensionare una pompa di calore per evitare l’uso del riscaldatore elettrico non sarebbe una soluzione pratica, poiché la macchina funzionerebbe la maggior parte del tempo a carichi parziali inefficienti. Per questo motivo, il riscaldatore elettrico resta un’importante riserva di emergenza, garantendo stabilità operativa in condizioni climatiche estreme. 

Conviene spegnere il riscaldatore elettrico?

Spegnere il riscaldatore elettrico potrebbe sembrare un modo efficace per ridurre i costi, ma può comportare alcuni svantaggi: 

  • Maggior usura e costi a lungo termine – Nei giorni di freddo intenso, la pompa di calore dovrà lavorare molto più a lungo per raggiungere la temperatura desiderata senza il supporto del riscaldatore elettrico. Ciò può causare un’usura più rapida dei componenti, aumentando i costi di manutenzione e i consumi energetici. 
  • Comfort ridotto e rischio di umidità – Nei periodi di freddo estremo, la pompa di calore potrebbe non essere in grado di mantenere una temperatura stabile all’interno dell’abitazione, causando disagio termico. Inoltre, un abbassamento prolungato della temperatura interna può favorire la formazione di condensa, aumentando il rischio di umidità e muffa, con potenziali danni agli ambienti. 
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Soluzioni intelligenti per massimizzare l’efficienza

Le moderne pompe di calore sono progettate per funzionare in modo autonomo e limitare al minimo l’uso del riscaldatore elettrico. Nei modelli più recenti, l’attivazione è rara grazie a una progettazione precisa e a sistemi di controllo avanzati. Tuttavia, i modelli più datati o dimensionati in modo errato potrebbero fare maggiore affidamento sul riscaldatore elettrico per compensare una capacità insufficiente della pompa di calore. 

Soluzioni intelligenti per massimizzare l’efficienza

Invece di spegnere il riscaldatore elettrico, ottimizza il suo utilizzo con queste semplici regolazioni: 

  • Regolazione della curva climatica – Imposta la pompa di calore in modo che moduli la potenza in base alla temperatura esterna. Questo garantisce che venga prodotta solo l’energia necessaria, evitando sprechi. Minore è la temperatura dell’acqua richiesta, maggiore sarà l’efficienza della pompa di calore. 
  • Programmazione intelligente della produzione di acqua calda – Pianifica la produzione di acqua calda in base alle fasce orarie con tariffe elettriche più convenienti e ai ritmi della tua abitazione, evitando il riscaldamento quando non è necessario. 
  • Bilanciamento tra riscaldamento ambiente e produzione di acqua calda – Programma la produzione di acqua calda nelle ore notturne o al mattino presto, per evitare un carico eccessivo sul sistema nelle ore più fredde della giornata. 
  • Regolazione del punto di bivalenza (controllore TT3000) – Imposta il riscaldatore elettrico in modo che si attivi solo al di sotto di una temperatura specifica (es. -7°C). Questo previene attivazioni inutili e ottimizza il consumo energetico. 
  • Evitare riduzioni estreme della temperatura – Non abbassare la temperatura dell’acqua della pompa di calore sotto i 25°C, poiché ciò potrebbe attivare il riscaldatore elettrico per proteggere il compressore. È preferibile consentire al sistema di autoregolarsi tramite la curva climatica per garantire un funzionamento fluido ed efficiente. 

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Domande frequenti

– 01
Posso spegnere il riscaldatore elettrico per risparmiare?

Disattivare il riscaldatore elettrico può mettere sotto stress il sistema, ridurre l’efficienza del riscaldamento e aumentare il rischio di umidità negli ambienti interni. Un approccio migliore è ottimizzare le impostazioni, come il punto di bivalenza e gli orari di riscaldamento. 

– 02
Come influisce il punto di bivalenza sull’uso del riscaldatore elettrico?
+

Il punto di bivalenza determina la temperatura esterna alla quale il riscaldatore elettrico si attiva per supportare la pompa di calore. Se impostato troppo alto, il riscaldatore potrebbe accendersi inutilmente, aumentando i costi dell’elettricità. Regolare correttamente questa impostazione riduce l’uso superfluo del riscaldatore e migliora l’efficienza complessiva del sistema. 

– 03
Una pompa di calore più potente ridurrà i miei costi?
+

Non necessariamente. Una pompa di calore sovradimensionata funzionerà spesso in modo inefficiente a carichi parziali. Un’unità della giusta dimensione, con impostazioni ottimizzate, garantisce il miglior equilibrio tra prestazioni e risparmio sui costi. 


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