Il riscaldamento dell’acqua sanitaria rappresenta ancora uno dei costi energetici maggiori negli hotel, nei condomini, nei locali commerciali come saloni di parrucchieri e centri fitness, e in molti settori industriali. Proprio qui si nasconde un’opportunità non sfruttata per risparmi significativi e duraturi, che possono influire notevolmente sul successo e sulla competitività aziendale.
Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a numerosi investimenti nella riqualificazione energetica degli edifici e nella modernizzazione degli impianti di riscaldamento. Ma la produzione di acqua calda sanitaria è spesso rimasta trascurata – pur essendo uno dei maggiori consumatori di energia, soprattutto nelle attività con alti consumi giornalieri.
Un ospite d’hotel in Europa consuma ogni giorno tra i 150 e i 250 litri d’acqua. Il 30-40 % di questo consumo è rappresentato da acqua calda – ovvero circa 60-100 litri da riscaldare. In pratica, un hotel con 100 ospiti consuma più di 6.000 litri di acqua calda al giorno – lo stesso vale per un condominio con 40 appartamenti. Nell’industria i numeri superano rapidamente i 10.000 litri, soprattutto nei settori alimentare, chimico o tessile.
Per riscaldare 1.000 litri d’acqua da 10 °C a 55 °C servono circa 58 kWh di energia termica. Se fornita da uno scaldabagno elettrico o da una caldaia inefficiente, ciò può comportare un costo di circa 10 euro al giorno – e quasi 4.000 euro l’anno per un solo metro cubo di consumo giornaliero.
Grazie alla loro efficienza eccezionale, le pompe di calore per acqua calda sanitaria possono ridurre drasticamente questi costi. Con un COP superiore a 4 producono più di quattro volte l’energia termica per ogni kWh di elettricità consumata. Per l’acqua sanitaria questo significa un consumo elettrico ridotto del 75%.
Un hotel con 50 camere che consuma circa 6.000 kWh al mese per il riscaldamento dell’acqua sanitaria può ridurre il consumo a 1.500 kWh al mese con una pompa di calore. Ai prezzi attuali dell’elettricità, significa un risparmio annuo di quasi 10.000 euro.
L’investimento nella produzione efficiente di acqua calda sanitaria con le pompe di calore KRONOTERM si ripaga in soli 2-5 anni grazie alle loro prestazioni eccellenti.
Rispetto a una caldaia a gasolio o a gas, le pompe di calore non richiedono manutenzione regolare dei bruciatori, sostituzione degli ugelli o stoccaggio del combustibile – con ulteriori risparmi e meno preoccupazioni per il gestore. Spesso l’investimento migliora anche la classe energetica dell’edificio e aumenta il valore dell’immobile. Essendo una tecnologia senza emissioni di carbonio, può inoltre fornire punti aggiuntivi per le certificazioni ambientali e per i bandi di finanziamento.
Le pompe di calore per acqua sanitaria KRONOTERM sono progettate per gestire grandi picchi di consumo giornaliero. Sono disponibili soluzioni modulari che permettono di collegare più unità in un unico sistema con maggiore capacità di acqua calda, garantendo un approvvigionamento affidabile anche in caso di forte domanda – senza il rischio che gli ospiti restino senza acqua calda.
Per le aziende che vogliono aumentare l’efficienza energetica, ridurre i costi operativi e migliorare la sostenibilità, le pompe di calore per acqua sanitaria KRONOTERM rappresentano uno degli investimenti più intelligenti. Non si tratta più solo di riscaldare l’acqua, ma di una decisione strategica con un forte impatto economico.
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